Tirassegno con la mira giusta: “Ma troppe figuracce nel girone d’andata, futuro sul sintetico”

SECONDA CATEGORIA – Parla Tufoni, presidente del club fermano. “Rosa più forte della nostra storia, bilancio non del tutto positivo. Campo quasi pronto”

Una delle squadre più in forma nel Girone G di Seconda Categoria è sicuramente il Tirassegno, che sabato scorso ha espugnato con un rotondo 4 a 0 il Pelloni di Porto San Giorgio (casa del Mandolesi) inanellando la terza vittoria consecutiva. Con il presidente Mirco Tufoni abbiamo analizzato l’ottimo momento che sta attraversando la sua squadra: ” È stata una stagione di alti e bassi. Stiamo attraversando un momento positivo perché tre vittorie di fila non le avevamo mai fatte quest’anno. Ma rimaniamo con i piedi per terra perché eravamo partiti con ben altri obiettivi e fino a qualche giornata fa eravamo a ridosso della zona playout. Ora la squadra sembra aver trovato una buona alchimia e continuità dopo un Gennaio tremendo“.

Una società, quella giallorossa, che era partita a inizio anno con ben altri obiettivi, ma che poi ha avuto qualche difficoltà che hanno portato anche al cambio di guida tecnica, con mister Carboni, rilevato in panchina da mister Federini, già al Tirassegno dal 2015 al 2018: “ Il bilancio fino ad ora non può che essere negativo. Nella nostra storia, forse solo una volta abbiamo cambiato allenatore e quindi è stato difficile salutare mister Carboni, un allenatore capace e che ha un passato importante qui. È stata una decisione di entrambi, determinata da un periodo negativo per provare a dare una scossa. Abbiamo pensato a Federico (ndr Federini) perché conosce l’ambiente, avendo giocato e allenato qui. Conoscendo le sue capacità caratteriali, abbiamo pensato che fosse l’uomo giusto per incidere il più velocemente possibile”. Una realtà piccola, quella giallorossa, ma molto seguita e che fa dell’unione uno dei propri punti di forza: ” Siamo una società piccola ma con grande capacità di stare insieme e creare. Noi rappresententiamo un quartiere particolare di Fermo. C’è un grande senso di appartenenza perché la squadra è il punto di riferimento del quartiere. Siamo più di venti dirigenti in societá e tutti amici che ci conosciamo fin da piccoli. Siamo legati a questa squadra da sempre e cerchiamo di fare le cose per bene. Io lavoro nella tecnologia e quindi anche sui social network ho voluto dare un’impronta importante. C’è grande entusiasmo e seguito intorno alla squadra e questo è piacevole. I tifosi per noi sono fondamentali, ci seguono numerosi sia in casa che in trasferta e sono di tutte le generazioni perché questo legame si tramanda da generazioni. Per portare avanti una società ci sono tanti sacrifici, ma farli in un contesto familiare è più facile. Fattore casalingo? Noi le grandi imprese le abbiamo fatte sempre in casa al Mazzoleni che è il nostro catino. Insieme all’amministrazione comunale stiamo facendo il sintetico e quindi questa stagione siamo ospiti dell’AFC Fermo. Infatti il paradosso per noi è che la classifica dice che fuori casa abbiamo una media da playoff mentre in casa da play-out. La consegna del campo è prevista per Giugno”.

Sul gruppo squadra: ” Ogni anno cerchiamo di fare un mix tra più esperti e giovani. Abbiamo diversi ragazzi del quartiere, ma anche altri provenienti da società vicine. Cerchiamo di farli crescere con i più esperti. Cerchiamo prima di tutto caratteristiche umane in un giocatore. Quest’anno abbiamo in rosa Paolo Angelini che ha avuto una carriera importante. Abbiamo la capacità di entrare nel cuore anche di ragazzi che hanno fatto categorie importanti”. Sabato per il Tirassegno il calendario propone il match interno contro la Vis Faleria, terza in classifica: ” Sarà una partita difficilissima. All’andata abbiamo preso una batosta significativa. Sono una squadra forte e ben allenata. È una partita che arriva nel momento giusto per capire che livello abbiamo raggiunto e le nostre ambizioni”. In chiusura sugli obiettivi stagionali: “Noi abbiamo una storia breve in Seconda Categoria. Lo scorso anno siamo arrivati sesti ed è stato il miglior risultato raggiunto nella nostra storia. Non voglio sentire parlare di playoff perché l’obiettivo deve essere raggiungere la salvezza il prima possibile. Come ho detto ai ragazzi, di figuracce ne abbiamo fatte tante nel girone di andata e ora abbiamo una voglia matta di riscatto. Quest’anno abbiamo allestito forse la rosa più forte della nostra storia, ma poi il campo è giudice. Prima Categoria in futuro? Possiamo porci l’obiettivo di lottare per andarci perché siamo attrezzati per farlo”.

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