Macerata e Foligno: l’Accademia della Cucina s’interroga sulla Valdichienti

I presidenti dell’Accademia della Cucina Italiana Claudia Valentini (Foligno) e Pierpaolo Simonelli (Macerata)

Incontro a Ponte S.Lucia con l’intervento degli storici Fusari e Falchi. I presidenti Pierpaolo Simonelli e Claudia Valentini: “Non confine tra Marche ed Umbria ma punto d’incontro e d’unione”. La grande presenza di Enrico Mattei che valorizzo’ il percorso con il Motel Agip alla Maddalena di Muccia

Si sono incontrati al confine che – hanno puntualizzato ‘Loro’- e’ sopratutto punto d’incontro e d’unione. ‘Loro’: gli accademici cioe’ della Cucina italiana di Foligno e Macerata. Che a Ponte Santa Lucia si sono riuniti sul tema dell’antico e sempre attuale tracciato della Valdichienti tra Marche ed Umbria, convocati dai rispettivi presidenti Claudia Valentini (Foligno) e Pierpaolo Simonelli (Macerata). Un tema ricchissimo ed affascinante che si e’ avvalso del contributo dottrinario e storico di Daniele Falchi (Foligno) ed Enzo Fusari (Macerata).

E la ricordo ancora. Nelle albe di viaggi interminabili Perugia-Macerata e ritorno, dopo l’erta da Foligno lasciata in pianura, sull’ansimante (semi) utilitaria a meta’ di Ponte S.Lucia al confine con le Marche, ecco nei miei occhi da bambino la casetta bianca con quel parallelepido di vetro fuori. E dentro, trionfante, desiderata come un miraggio la porchetta. Gia’ un miraggio: “tiremm innanz…” Mio padre infatti non si fermo’ mai nel corso di quelle traversate. Lo seppi dopo molto tempo, ormai ragazzo fatto, che la porchetta di Ponte S. Lucia sfidava in squisitezza quella celebre di Costano (Assisi) ad un tiro di schioppo o quasi da li’. 

Fu quando divenni giornalista affermato (oibo’!) e ‘Il Messaggero’ mi inviava in giro per l’Italia centrale a dirigere redazioni (per uno strano caso rifiutai Foligno ed in Umbria per rivalita’ sportive: Terni) che riuscii finalmente a gustare quel piacere proibito. Il pasto venne consumato molti decenni dopo in compagnia del fotoreporter Pietro ‘Briscoletta’ Baldoni nelle abituali trasferte Macerata/Marche-Roma. Gia’, sogno realizzati seppure tutto fosse cambiato e che  intorno alla fatidica porchetta fosse sorta una laicissima ‘cattedrale’ enoturistica e il romanticismo da viandanti-enogastronomi si fosse chiaramenre un po’ annacquato.

In primo piano il giornalista Ugo Bellesi, autore di importanti testi sull’enogastronomia marchigiana

C’era anche un’altra tappa epica lungo la Valdichienti sulla quale con l’arch.Fabrizio Romozzi ho scritto ‘La strada dei sogni’ (Link Edutrice-Roma). A Muccia, dopo il punto Varnelli dov’e’ nata la prima pizza al piatto nelle Marche, obbligatoria era la sosta al MotelAgip. Il luogo alla Maddalena di Muccia era stato voluto da Enrico Mattei che l’aveva personalmenre indicato su una mappa, coincidente con l’antica stazione di posta. Mattei poi aveva seppur indirettamente ma potentemente (chiaro!) voluto come gestore il signor Mercanti: Pericle aveva un’osteria giustamente famosa per i gamberi di fiume. Specialita’ grazie alla quale divenne famoso anche il Motelagip. Gamberi vivi dentro una vasca con due linee: una d’entrata e l’altra d’uscita. Semplice. Dei gamberi Mattei aveva saputo da Aldo Moro che era di casa nella vicina Serravalle il cui sindaco era il celebre prof. Giuseppe Giunchi, suo medico personale.

Ad inaugurare nella primavera del ’59 il MotelAgip fu il parlamentare Umberto Tupini, sindaco di Roma, due volte ministro, braccio destro di De Gasperi, gloria locale per avere i genitori muccesi. L’on. Tupini attese fino all’ultimo il presidente dell’Eni. Mattei pero’ manco’ a quell’appuntamento e Simonetta Varnelli forse conosce  il perche’ di quel clamoroso forfait. A noi e’ concesso (ehm ehm) solo di sapere che l’accordo tra Varnelli, concessionaria della vendita di alcolici nella zona, e Mattei non fu raggiunto nonostante tutti i generosi tentativi della famiglia del grande Gerolamo. Tuttavia per molti motivi non fu possibile contattare ‘de visu’ il presidente dell’ nonostante la sua nota vicinanza al Maceratese. Il capoluogo insigni’ Mattei della cittadinanza onoraria, a maggio dell’anno dopo: un giorno speciale che vide nascere il cantiere del MotelAgip su un poggio affacciato su via Roma. Erano i favolosi anni 60 e il domani appariva pieno di promesse: appena due anni piu’ tardi, nel 1962, con l’assassinio del Grande Marchigiano (disintegrato con il pilota Bertuzzi e il giornalista Usa McHale nel bireattore aziendale che lo portava da Catania a Linate) un pesante sipario s’abbatteva per sempre sul Sogno di Vita Nuova per l’Italia. Un sogno che era corso rapido anche su quel percorso tra Marche e Roma fra i monti fatto aprire dai cardinali lauretani per raggiungere in modo meno disagevole Roma: l’eterna, meravigliosa Valdichienti ad unire piu’ territori, piu’ anime.

Le rarissime immagini dell’inaugurazione del MotelAgip di Muccia nel 1959 presenti con l’arcivescovo di Camerino, l’on. Tupini, il prefetto Fabiani e il responsabile dell’Eni-Macerata, ing. Giuseppe Accorinti.

FOTO ARCHIVIO ACCORINTI

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