I ragazzi dell’Anfass Civitanova Marche festeggiano l’inizio dell’estate

L’intervista al presidente Roberto Ricci

di Angelica Mancini

L’Anffas Civitanova Marche è un’organizzazione formata da famiglie dedite a creare un futuro migliore per le persone con disabilità. Abbiamo ascoltato le parole di Roberto Ricci, che ne ricopre il ruolo di presidente dal 1997.

“Anffas Civitanova Marche è associata a Anffas nazionale, nata a metà del secolo scorso su iniziativa di una mamma di un ragazzo disabile, che grazie alla sua forza d’animo è riuscita a creare oggi un’associazione presente su tutto il territorio nazionale, che raccoglie oltre 200 tra sedi e attività correlate. Nelle varie strutture vengono seguite più di 30 mila persone con disabilità intellettiva e relazionale. A Civitanova, Anffas è nata verso gli anni ‘80 su iniziativa dell’ingegnere Cabassi che ha coinvolti alcune famiglie del luogo. Inizialmente era una sorta di sindacato, un soggetto che voleva tutelare e promuovere i diritti di queste persone disabili, fino ad evolvere nell’attuale situazione. Dal 1997 abbiamo pensato di far qualcosa in più, ossia creare dei centri dove noi familiari possiamo gestire in prima persona i servizi da poter offrire ai nostri figli, fratelli e nipoti, con la specificità di controllare noi stessi la qualità del servizio. Quindi, quello che vogliamo fare è cercare di dare il miglior servizio possibile a questi ragazzi.
La struttura è nata con il contributo della Fondazione Carima e la Fondazione Cariverona, oltre all’aiuto di alcuni imprenditori locali che hanno permesso di costruire il nostro centro. Nel 2017 abbiamo aperto una struttura anche a Montecosaro, per cercare di ampliare i nostri servizi anche alle famiglie vicine a Civitanova. I nostri centri sono poi convenzionati con l’AST, quindi riceviamo anche un contributo pubblico che ci permette di poter andare avanti, sempre nel rispetto di quello che è una convenzione”.
 
Quali sono i servizi che offrite?
“A Civitanova abbiamo un centro diurno, dove i ragazzi arrivano verso le 8 di mattina e restano fino alle 15 circa. Per alcuni di loro facciamo anche orario prolungato così da cercare di venire incontro alle famiglie che altrimenti avrebbero delle difficoltà. Un altro centro diurno è quello di Montecosaro. Poi a Civitanova abbiamo anche un centro residenziale per coloro che non hanno una famiglia o le cui famiglie non sono più in grado di gestirli da sole. Al momento, nel residenziale risiedono 12 persone, invece per quanto riguarda il diurno abbiamo 18 ragazzi a Civitanova e 8 a Montecosaro.
Inoltre, dato che proponiamo anche tutta una serie di attività di laboratorio sulla gestione dell’autonomia, sul linguaggio, sulla lettura e molte altre attività, ci sono tante altre persone che vengono da noi solo per prendere parte a questi laboratori. Complessivamente, i ragazzi che frequentano le nostre strutture sono circa 60/70, tutti provenienti da Civitanova e Comuni limitrofi”.

Questo weekend si terrà la decima edizione della vostra festa a Civitanova, mentre lo scorso fine settimana é stata la volta di Montecosaro. Quali sono le principali caratteristiche di questa iniziativa?
“Siamo arrivati al decimo anno. Il nostro obiettivo è quello di portare il più possibile i nostri ragazzi all’interno della comunità civitanovese. La nostra festa è, per alcuni aspetti, simile ad una sagra: ci sono dei gruppi che fanno musica e lo spettacolo dei nostri ragazzi, c’è la possibilità di mangiare, il tutto per passare una serata insieme e diffondere quanto più gli ideali che sono alla base del nostro stare insieme come famiglia.
É un appuntamento ormai consolidato. Lo scopo principale è quello di far trascorrere una serata diversa ai nostri ragazzi e, dall’altra parte, quello di avvicinare la cittadinanza e il Comune di Civitanova Marche e Montecosaro a quelle che sono le nostre attività e iniziative.
Anche perché la maggior parte dei nostri finanziamenti derivano dalle convenzioni e dai contributi volontari, anche da parte dell’Amministrazione Comunale, quindi avere alle spalle una cittadinanza che ci sostiene é per noi fondamentale. Quello che riceviamo lo spendiamo tutto per i nostri ragazzi”.

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