Alessio, baby calciatore sordo convocato in Nazionale: esperienza immensa

Il Pulcino della Vigor Castelfidardo ha 11 anni. Ha partecipato ad un torneo in Spagna. La testimonianza della famiglia e della società sull’integrazione dello sport

L’incontrovertibile affermazione che lo sport offra una delle massime possibilità di integrazione trova, per fortuna, costantemente conferme nelle tante manifestazioni che coinvolgono migliaia di ragazzi giovani e giovanissimi. Un principio che alla Vigor Castelfidardo viene seguito e curato con grande attenzione e che è capace di regalare soddisfazioni e momenti felici tanto alla società, quanto ai ragazzi. Il caso di Alessio Gaudini giovane classe 2013, sordo , inserito nella categoria Pulcini secondo anno della Vigor dall’inizio di questa stagione calcistica, ne è un esempio perfetto.

Il 22 e 23 giugno infatti Alessio è stato convocato dalla Nazionale Italiana per partecipare in Spagna ad un torneo per atleti sordi, a cui oltre ai padroni di casa e agli azzurri hanno partecipato anche le nazionali di Belgio e Francia. Un’esperienza di condivisione e di confronto che, al di là dei risultati, ha permesso ad Alessio di vivere momenti unici. “Ringraziamo tutti voi – scrivono i genitori alla dirigenza biancazzurra – per aver dato ad Alessio la possibilità di entrare a far parte della vostra squadra. Non è sempre così scontato, lui si diverte e si trova bene”.

Anche per i responsabili del settore giovanile della Vigor la soddisfazione è naturalmente molto grande ed è stimolo per tutti per imparare e crescere come dimostrano raccontando questa prima stagione di Alessio in biancazzurro: “Ha partecipato a quasi tutti i fine settimana di partite e per noi rappresenta un valore aggiunto. I ragazzi lo hanno aiutato molto nell’integrarsi e lui è stato sempre molto presente ed entusiasta nel partecipare alle attività. Una cosa molto interessante che abbiamo fatto per poterci avvicinare al suo mondo è stata quella di farci insegnare una segno della LIS ad ogni allenamento – concludono – in modo da poter avere una minima conoscenza della lingua dei segni“.

Sergio Brizi
Author: Sergio Brizi

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